Salve a Tutti,
Dopo l'ennesimo travaso di bile dovuto alla solita ramanzina televisa
sugli speculatori e la "Fffiiiinaaannnzzzaaaaa" (con voce tremula
alla Dracula), ho deciso di scrivere due righe sulle vendite allo scoperto e la
tassazione delle rendite finanziarie, due argomenti sui quali i media si
scatenano nel trovare colpevoli alla crisi economica in cui ci troviamo. Il mio insomma, è un po' uno sfogo amaro...
In special modo però avevo promesso in un recente post di scrivere qualcosa sulla tassazione dei guadagni di borsa.
Allora iniziamo!
Le vendite allo scoperto (short selling)
Sono operazioni nelle quali si vendono azioni o titoli che non si
posseggono, guadagnando poi sulla differenza quando vengono riacquistate, come
si dice in gergo, "ricoprendosi". Vendo un titolo a 100, scende
fino a 90, lo ricompro, e guadagno 10.
Esistevano effettivamente delle operazioni un po' assurde, che infatti sono state proibite:
quelle in cui a garanzia non c'era nessun capitale (vendite
"nude"). Adesso bisogna sempre mettere del capitale a garanzia, infatti
il titolo potrebbe anche salire a 110 e noi dovremmo pagare quella differenza,
accumulando una perdita.
Parecchie persone trovano immorale e non etica una operazione di questo
tipo. Ora di grazia, rivolgendomi ad esse, vorrei sapere perchè comprare un
titolo e rivenderlo quando sale è morale e fare il contrario no. Davvero, mi
rivolgo a tutti quelli che la pensano così - Potete portare delle
argomentazioni a favore supportate dai numeri o dalla logica, invece
che dalle sole chiacchiere?
Se usciamo infatti dalla cappa dovuta al bombardamento mediatico e
riflettiamo sul fatto che i mercati vanno normalmente su e giù non c'è nessun
motivo per il quale un risparmiatore non possa investire sui rialzi e sui
ribassi. In questo universo niente sale (o scende) per sempre, ed anche la
borsa è fatta così.
La favola più cretina, spesso portata a supporto del divieto di queste operazioni, è quella secondo la quale la grande
quantità di persone che vendono allo scoperto creano i crolli di borsa, come quelli visti negli
ultimi anni. Questa cosa può dirla solo chi non ha mai investito un centesimo in vita sua. Se
bastasse vendere allo scoperto per fare soldi, saremmo tutti ricchi, vecchi e
bambini inclusi. Il meccanismo di vendita è influenzato da queste vendite non
meno che dalle altre.
Come funziona infatti, il meccanismo dei crolli in borsa, fatto di vendite in preda al panico?
Facciamo un esempio.
Compro un titolo a 100€, ad un certo punto il titolo comincia a perdere
valore, perchè quell'azienda peggiora il fatturato e quindi in molti si
liberano di quelle azioni. Vendo quindi il titolo in perdita, magari a 97€, a
qualcun'altro. E perchè qualcuno dovrebbe prenderselo se l'azienda ha
peggiorato il fatturato? Magari perchè pensa che risalirà, e che 97€ è un
buon prezzo. Ma il fatturato peggiora ancora, e il nuovo tipo si ritrova a
vendere a 95€.
Vi sembra che ci siano state vendite allo scoperto? Pensate che se
quell'azienda lo avesse incrementato il fatturato, le azioni sarebbero scese?
Lo stesso titolo e passato tra diversi operatori, perdendo valore. E'
sempre lo stesso titolo. E così che le azioni perdono valore, perchè le
aziende riducono i guadagni e per vendere devi abbassare il prezzo. Vendere
allo scoperto può incrementare percentualmente una caduta, ma non ne è di
certo la causa! Se le aziende fatturano e guadagnano meno, la borsa scende, fine della storia.
Insomma pensare che proibire le vendite allo scoperto stabilizzarebbe i mercati è come pensare che tuffandomi nel Tevere possa fermarne il corso!
Non solo, ma sono proprio le ricoperture che fanno alzare i valori dei
titoli (chi ha venduto allo scoperto, quando vede il titolo salire, corre a ricomprarlo), dunque prima o poi la situazione si ristabilizza. La vendita allo
scoperto, quindi, al netto delle transazioni, non incide sui prezzi finali nel lungo periodo, mentre
aumenta la liquidità che circola su un mercato, rendendolo più stabile.
A mia personale opinione poi, la volatilità degli ultimi anni (cioe' il fatto che lo stesso mercato sale un giorno tantissimo e crolla il giorno dopo) è dovuta in minima parte dalle vendite allo scoperto (che esistono da un bel po') e in maggior parte alla velocità con cui le operazioni si svolgono grazie alle piattaforme online (che sono recenti quanto, guarda un po', la volatilità degli ultimi anni), rispetto a quelle manuali di una volta.
Influisce sui salari dei lavoratori?
A questo rispondo con un esempio. In Svizzera le rendite finanziarie non sono tassate (lo sono solo i dividendi), e ci sono i salari più alti al mondo. Un commesso ha un salario minimo di 4000 franchi. Sono incazzati gli Svizzeri che ci sia gente che fa soldi in questa maniera e non paga tasse? Ma quando mai! Infatti anche loro possono investire a tasse zero e sanno che questo porta soldi nel loro paese. Recentemente hanno votato no ad un referendum per mettere un tetto agli stipendi milionari dei manager. Sanno benissimo che se se ne vanno sarà peggio per tutti, anche per chi lavora o possiede una attività. Non credo ci sia da aggiungere altro. Anzi si una cosa: ad ogni aumento delle tasse sulle rendite finanziarie si assiste ad un certo quantitativo di capitali che se ne vanno dall'Italia. Geniale vero? Come genereremo lavoro se i capitali fuggono?
Chiariamoci - questo capitalismo fa schifo a tutti, compreso me, ma vi ricordo che questo mondo lo abbiamo voluto tutti noi così. Esso si genera dai nostri comportamenti, dal desiderio continuo di possesso materiale. Morire per difendere l'etica a parole e da fessi e basta.
Quale è il vero problema?
Il vero problema è che è il lavoro in Italia ad essere troppo tassato, e c'è anche una spiegazione. Gli stati sociali si dividino principalmente in tre categorie: quelli dove paghi tante tasse e ti danno tutti i servizi, quelli dove ne paghi poche e non ti danno nulla, e le vie di mezzo. Noi appartenevamo (giustamente) alla prima, poi siamo scivolati nella terza. Sono rimaste le tasse ma i servizi sono spariti.
In medio stat virtus? Bella cazzata - in mezzo c'è sempre il casino, perchè mille eccezioni portano solo confusione.
Lo stato Italiano deve decidersi: tornare alla propria moneta, indebitarsi e ridurre le tasse, e tornare nella prima categoria, oppure abbassare le tasse e togliere tutti i servizi, passando nella seconda.
Al momento ci sta solo chiedendo soldi "a babbo morto" mentre continua a fare promesse che non può mantenere.
Conclusione
Le tasse sulle rendite sono basse perche tengono conto del rischio insito in quel tipo di investimento, che è diverso dal rischio di un lavoratore. Quando la maggior parte delle persone lavorava e i soldi giravano, le rendite erano tassate al 12.5% e non mi sembrava che nessuno, sindacati inclusi, si lamentasse.
Sono le tasse sul lavoro ad essere spropositate, per colpa di questa classe dirigente che si mangia tutto, infatti le spese dello stato sono in costante aumento come la tassazione (pagina 8, osservate in special modo la spesa dal 2000 in poi, entrata in vigore dell'euro...)
Per una equità sociale sulla tassazione delle rendite, bisognerebbe distinguere al limite tra speculazione ed investimento: una dovrebbe essere tassata, tenendo conto del rischio, come se fosse un lavoro, l'altra no (investo i miei risparmi, che già sono stati ampiamente tassati, e da cassettista!)
Sono pronto a discutere con tutti quelli che non condividono questo pensiero se ne hanno voglia, sempre usando logica e fatti, e non discorsi senza capo ne coda.
Ivano
Io la penso esattamente come te . Ma col manipolo di idioti che ci governano nn possiamo aspettarci nulla di sensato, ed è purtroppo solo l' inizio.
RispondiEliminaHo ricevuto un commento anonimo che poi e' sparito.
RispondiEliminaPoiche non so se e' stato rimosso dall'utente oppure se sia successo qualcos'altro, lo riposto io qui sotto. Non vorrei che qualcuno pensasse che censuro post sgraditi. Censuro (anche solo parzialmente magari) quelli offensivi (verso chiunque non solo me) per ovvie ragioni, tra cui quelle legali.
"Io la penso esattamente come te. Ma col manipolo di idiotic che ci governano nn possiamo aspettarci nulla di sensato, ed è purtroppo solo l'inizio."
Grazie per rispettare le regole del blog
Ivano
Che discorsi astrusi ho letto. Ma veramente credi nelle puttanate che avevi scritto? Speculare al ribasso E' IMMORALE perché si tratta di pura e semplice speculazione. Acquistare un'azione sperando che salga invece è una condivisione del rischio con l'impresa, basandosi sul sottostante di attività reale, edilizia, meccanica, farmceutica, bancaria o web company. Da una parte cerchi di approfittare della debolezza, momentanea o strutturale , di un'azienda che da posti di lavoro e ricchezza alla popolazione, dall'altro c'è invece chi la supporta a non molare, a proseguire. Sembra palese l'incapacità di leggere tali differenze sostanziali. Chi specula al ribasso dovrebbe vedere i propri guadagni tassati al 90%. Ciarlatano.
RispondiEliminaPunto primo: quanto è ciarlatano lei che neanche mette il nome, Sig. Anonimo? Sarà mica anche lei uno di quei leoni da tastiera di cui molto si parla?
EliminaSi vede che lei è uno di quelli che di economia sa pochissimo e crede ancora che le aziende si quotino in borsa per "condivisione del rischio con l'impresa, basandosi sul sottostante di attività reale, edilizia, meccanica, farmaceutica, bancaria o web company."
E poi mi dica, comprare azioni di una azienda farmaceutica che sfrutta il dolore e la disperazione delle persone per fare profitto è etico? O quelle di una industria petrolifera che distrugge un ecosistema per farla andare in giro in auto?
Se poi crede ancora che i mercati crollino perché la gente vende allo scoperto allora ha davvero enormi problemi, perché è dentro il parco buoi fino al collo.
Ma chi è che le ha messo in testa tutte queste sciocchezze? Secondo me gli stessi che le hanno fatto perdere soldi in borsa. Il suo rancore infatti sembra quello tipico delle persone che hanno perso un sacco di soldi in "un'azienda che da posti di lavoro e ricchezza alla popolazione".
Hai due scelte davanti a lei, glielo dico col cuore in mano e gli utenti di lungo corso di questo blog possono confermarglielo:
1) o cerca di imparare qualcosa (gratis) dal sottoscritto, che come vede non guadagna nulla a spiegare certe cose (non c'è pubblicità, solo l'opportunità per chi vuole di fare donazioni). Lei non sa quanta gente avrebbe più soldi in tasca se mi avesse ascoltato, a partire dal nostro Portierone (si legga gli articoli su Zucchi...)
2) oppure continuare ad insultare e farsi venire un travaso di bile inutile, continuando a ragionare come vuole il Sistema.
In Fede
Ivano