Sono ormai passati tanti anni da quella vigilia dell'anno 2000 in cui, lo ricordo ancora, invece della solita bustarella con la centomila, trovai sotto l'albero un sacchetto che conteneva delle monetine mai viste prima, di vari colori, nuove e sfavillanti.
Rovesciai il sacchetto sul tavolo e mentre un paio di monete già tentavano di scappare via, mi misi ad osservare quelle piccole e rotonde novità che nel bene e nel male avrebbero cambiato la mia vita.
Mi avevi portato l'euro. Ero così felice! (in realtà avevi incaricato mio zio di portarmelo, ma si sa, i grandi dirigenti hanno molti impegni e mica si possono mettere a fare le consegne!)
Seppi immediatamente che ti eri fatto lo sconto: infatti 50 euro corrispondevano a 50 x 1936,27 = 96813,5 lire. Avrei dovuto pensare già in quel preciso istante che qualcosa non andava, che questo euro forse non era quella rivoluzione grandiosa di cui tutti parlavano, e che mi stavi rifilando un pacco. Insomma non era meglio che fosse valso 2200 lire, così mi sarei ritrovato diecimila lire in più invece che più di tremila in meno?
Ma la realtà è che non diffidai neanche un momento del tuo regalo.
Ero catturato dal simbolo per eccellenza di Roma, il Colosseo, stampato sulla moneta da 5 centesimi. E poi dalla bellezza dell'uomo di Leonardo, dall'espressione assorta di Dante, dalla maestosità della Mole Antonelliana e dal fascino misterioso di Castel del Monte. Pensavo alla bellezza di essere in E-U-R-O-P-A, che non avrei più dovuto cambiare i soldi in banca pagando una commissione, ed avrei viaggiato libero e felice senza documenti, in pace.
Inoltre le mie conoscenze di economia erano quasi nulle, ero più lanciato verso quella che è tutt'ora la mia attività principale, e mai avrei potuto pensare che il denaro è la forza più grande che muove questa società.
Negli anni a seguire, mi sarei accorto che in Italia il cambio reale dell'euro sembrava essersi attestato a 1 euro = 1000 lire (o alla meglio 1500), visto come i prezzi erano subito lievitati. Il mio stipendio però, non si era assolutamente mosso e la conversione rispettava rigorosamente al centesimo il cambio ufficiale.
Diedi chiaramente la colpa alla solita tradizione italiana fatta di truffe e raggiri (o presunti tali), e mai e poi mai mi venne in mente l'idea che fosse proprio la nuova moneta a creare questo misto di confusione e disordine. Oppure che semplicemente mi stessi facendo influenzare dai giornali e dalle televisioni in più di una occasione, visto che i fatti dimostravano che a volte i prezzi erano rimasti stabili.
Passano gli anni...
Col passare del tempo usai l'euro per viaggiare allegramente da un paese all'altro e lavorare in diversi stati dell'unione europea, e tutto andava bene, anche se non capivo a cosa servisse il grande apparato burocratico che si andava via via creando a Bruxelles e Strasburgo. "I costi della democrazia" dicevano, anche se a me sembrava che questi signori non solo non facessero nulla, ma che legiferassero contro l'Italia, imponendo restrizioni assurde come quella sulle quote latte.
Poi arrivò la crisi, per me nel 2009, mentre ero in Irlanda. Per fortuna non ho mai avuto problemi a trovare lavoro oppure a viaggiare, e mi trasferì in Germania. Mentre la crisi economica avanzava e le brutte notizie si susseguivano una dietro l'altra, io approfondivo sempre di più le mie conoscenze di economia, finanza e politica monetaria.
Il quadro che mi si delineava davanti era sempre più chiaro e per quanto non volessi crederci, scoprii non solo che il mondo è governato da una élite di persone pronte a tutto per imporsi sul resto della popolazione mondiale, non solo che l'ultima crisi economica non era una crisi come le altre, ma anche che colpiva più violentemente alcuni paesi come l'Italia proprio a causa dell'euro, la moneta che tanti anni prima avevo amato e venerato.
Da lì è stato un crescendo. Più pensavano che fossi matto, più sapevo che iniziavo a ragionare non come vuole il sistema ma come volevo io. Più pensavano che fossi "complottista", più capivo l'assurda logica che usano i veri padroni del mondo. Più dicevo che il sistema lavorativo è (nella stragrande maggioranza dei casi) folle, più mi rispondevano con frasi fatte come "il lavoro nobilita l'uomo" oppure "e se non lavori che fai, non ti annoi tutto il giorno senza fare nulla?". E via di questo passo.
Finché un giorno non mi apparve tutto chiaro: i rapporti che avevo con gli altri, il funzionamento di questo sistema, cosa volevo davvero dalla vita (quello ancora non è proprio chiaro al 100%...), il modo con cui dovevo ragionare per "andare col flusso" e non farmi risucchiare da esso, ma anche quello con cui dovevo seguire il "flusso sociale", quello del denaro, per far si che non cadessi in tragedia.
Avevo anche cominciato a vincere qualcosa in borsa, perché come Neo in Matrix, la società in cui vivevo non mi appariva più come un posto incomprensibile, ma come una fila di numeretti che andavano solo presi ed analizzati. Non guadagnavo molto, ma abbastanza per avere un riferimento obiettivo che mi dicesse se ero in torto oppure avevo ragione.
Avevo inoltre appreso la cosa più importante - riuscire ad ammettere a me stesso che mi ero sbagliato. Quella che pensavo fosse una giusta scelta si era in realtà rivelata una truffa di "Chi sa" ed io ci ero cascato, insieme a molti altri, come un pollo! E non ero più ferito nell'ammetterlo.
Conclusioni
Questo autunno ho viaggiato di nuovo molto in vari paesi europei, dopo un anno in cui sono stato prevalentemente in Italia. Scendendo dall'aereo, venivo sempre fermato dalle varie polizie locali. Mi controllavano i documenti e mi facevano mille domande. Alla fine ho chiesto: "ma Schengen non esiste più?!?!" Nessuna risposta, solo uno sguardo cattivo e pieno di odio.
Il sogno europeo non esiste più di fatto. Le forze dell'ordine hanno ricominciato a controllare documenti, spuntano telecamere come funghi ovunque, abbiamo paura di tutto e viviamo in stati di polizia. Tutte le strutture governative europee sono diventate delle macchine mangiasoldi che fanno solo gli interessi delle grandi aziende, mentre in televisione vanno a dire che lavorano per le piccole e medie imprese, che nei fatti vengono prese a bastonate.
L'unica cosa che rimane in piedi del sogno europeo è la libera circolazione dei soldi e delle merci, per far riempire le tasche dei soliti noti, e soprattutto l'euro, che sta massacrando le economie di quasi tutta l'europa a vantaggio di quella della sola germania, ed ha destabilizzato l'intera finanza mondiale. Non resta altro, questa è la dura realtà!
Quindi Babbo Natale, siccome ora riconosco il mio errore, e sono capace di dirmi che mi sono sbagliato, ti chiedo come regalo per questo 2015, di venire a riprenderti questa moneta maledetta, e liberarci del tutto da questa galera europea. Solo il demonio può aver partorito un piano così malvagio, facendoci accettare uno strumento di morte e distruzione proponendocelo come la panacea di tutti i mali e ornandolo delle bellezze artistiche di tutti i popoli europei, ma in realtà costringendoci alla dittatura e alla prigione, benché senza sbarre.
Sei stato scoperto! Riprenditi quei maledetti 50€ (il simbolo ha invaso anche le tastiere e i software come un virus) e ridonaci la libertà che stiamo perdendo ogni giorno di più!
Fallo, oppure verrò a cercarti al Polo Nord... E questa, caro Babbo Natale, non è una minaccia, è una promessa...
Buon Natale a tutti Voi! E abbasso l'euro, sempre!!!
Borsole by Ivano
Sembra pari pari la mia storia, percorsi simili, pensieri simili, con l'unica (grande) differenza che io non mi sono mai occupato di economia e finanza, ritenendola una cosa astratta e noiosa.
RispondiEliminaSpero grazie anche al tuo aiuto di rimediare almeno in parte a questa lacuna! Se non altro per la famosa piccola rendita che ti rende un po' più libero
Ricordo che guadagnavo a quei tempi circa 2 milioni, 13 e 14esima, tempo indeterminato, lavoro assolutamente normale. Mi sono ritrovato io come tanti altri a meno di 1000 euro al mese. Dopo pochi mesi come non accorgersi della differenza? Siamo passati in un lampo a una rendita che ti permetteva di mantenere una famiglia e fare progetti, a una che finiva a metà mese. Anche senza essere esperti di finanza non era difficile capire che qualcosa non andava
Per questo non riesco a capire chi ancora non si rende conto di dove sta il vero problema... È sotto gli occhi di tutti! Forse è così grande e banale che non lo si vede, addormentati e abbagliati da tutte le lucine che ci mettono e ci mettiamo da soli davanti agli occhi
A babbo natale vorrei chiedere più consapevolezza, per me, per i miei cari e per tutte le persone che stanno provando a mettere dentro gabbie invisibili, con il loro consenso.
Auguri!
Federico
Grande Ivano! Rimane come (piccola) consolazione il fatto che gli strumenti che il sistema usa per incatenarci possono anche essere sfruttati contro il sistema stesso o almeno a proprio vantaggio cavalcando l'onda (come in borsa). Qualche scappatoia ci sarà sempre perché non penso sia possibile giungere al controllo totale e assoluto. Un buon Natale a tutti e prepariamoci per il viaggio al polo nord!
RispondiEliminaIn Italia l'unico partito Anti euro è la lega, ma i media li fanno passare per degli "anarchici" e razzisti. Se vogliamo provare a togliercelo dalle tasche bisogna farli vincere, Ma Tanto l'ignoranza finanziaria e la politica degli ottanta euro avrà vita lunga, quindi.......
RispondiEliminaIo ci conterei poco, non ci sono partiti che vogliano davvero uscire dall'euro, inclusi Lega e M5S. Anzi a proposito di quest'ultimo, considerandoche la cosa più importante che dovevano fare (proporre referendum sull'euro) non l'hanno fatta, mi fa capire meglio il ruolo che stanno avendo in tutto il disegno globale...
EliminaGrande Ivano, auguri con ritardo.
RispondiEliminaIo condivido il tuo pensiero di fondo e il ragionamento che traspare secondo cui, alla fin dei conti e considerando che sappiamo tutti che Babbo Natale non esiste, l'unica cosa che possiamo fare per ridurre il nostro senso di schiavitù é sfruttare le falle del sistema per allentare la morsa. Non potremo mai cambiarlo perché le persone ne sono assuefatte e, tutto sommato, finiamo per non dare fastidio a nessuno visto che siamo numericamente troppo pochi!
Diciamo che vorrei raggiungere più persone possibile è fargli capire che sta succedendo. La speranza è l'ultima a morire, certo che l'impresa è ardua :-). Sicuramente non mi martirizzerò in questo tentativo e quindi troverò nel frattempo un tornaconto personale (sfruttare le falle) per andare avanti. E chi vuole lo farà con me.
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