No, non si tratta della solita menata che le macchine rimpiazzano sempre di più gli esseri umani sul lavoro, creando un livello di disoccupazione non più assorbibile.
No, si tratta di noi, uomini e donne, che continuiamo a subire la creazione di paletti che ci rendono sempre meno umani e sempre più macchine. Non so se ci avete fatto caso, ma è tutto un parlare di leggi, di divieti, di improvements. Per la nostra sicurezza ovviamente.
E con tutta questa sicurezza, cosa dovremmo diventare? Dove sarebbe il miglioramento?
La massa, e con lei i singoli, è sempre più ridotta in schiavitù. Non solo perchè non conta più nulla. Viene continuamente redarguita, gli viene detto in continuazione ciò che può e non può fare. Proprio come ad un robot.
Non sono infatti le macchine quelle capaci di andare sempre alla stessa velocità, di obbedire ai comandi, di accendersi o spegnersi all'occorrenza? L'essere umano viene obbligato a non mangiare se non deve mangiare, a non bere se non deve bere, a non correre se non deve correre. Ma alle persone questo abituarsi alle regole riesce malissimo, tanto che nei paesi dove gli abitanti sembrano ligi al dovere, il venerdi e sabato sera uscendo si assiste ad uno spettacolo pietoso....
Gente sbronza o drogata totalmente fuori di testa, che finalmente può lasciarsi andare, dopo la frustrazione durata cinque giorni nella quale non solo non è potuta essere se stessa, ma ha dovuto fare quello che doveva seguendo un preciso schema, pena un rimprovero, una multa, o peggio.
L'essere umano è tale perchè prova emozioni, ed ognuno di noi è diverso, per questo siamo una specie unica. Togliere lo spazio agli esseri umani per "muoversi" intellettualmente o per esercitare la propria creatività significa ucciderli o renderli docili automi.
Qui non parliamo di migliorare la qualità della vita, ma del controllo totale di tutti gli aspetti dell'esistenza. Se ti fai una canna vai in galera, se ti distrai un attimo alla guida ti multano, per costruire una mensola in casa tua devi riempire mille moduli, se vuoi fare quello devi prima fare quell'altro, tutto automatico via webbe senza quasi più parlare con un altro essere umano. E via discorrendo.
L'ultima fase in cui stiamo entrando, dopo l'alienazione totale, è il controllo attraverso un reddito ridotto all'osso oppure un reddito della gleba.
Visto che molti non consumano più come prima, comprando qualsiasi puttanata, stupido oggetto o inutile servizio, il sistema ha deciso di ridurre le loro entrate all'osso.
I molti infatti che non vogliono consumare, scoprono che possono vivere con meno, e si sfilano lentamente dal sistema, mandandolo in crisi. Così il sistema si difende costringendoli a mettere insieme il pranzo con la cena, dandogli un lavoro indegno che li occupa tutto il giorno, tutti i mesi, tutto l'anno, oppure dandogli un reddito minimo per sopravvivere, che però non basta per la sopravvivenza, e non dura per sempre: tre colpi e poi o accetti o ti attacchi!
E la gente plaude, entusiasta, la sua nuova condizione di robot-schiavo, ingabbiato dalla gestione finanziaria del mondo e, nel caso riuscisse a mettere la testa fuori da questa soffocante cappa, ucciso dalle leggi e leggine che gli danno il colpo di grazia.
Mille libri e mille film sono stati scritti sui robot, o su androidi e cyborg. Nessuno però, sembra mai aver pensato che il miglior prototipo di macchina in fondo, era proprio l'essere umano.
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