Leggo su Repubblica che è andato in onda un programma sulla RAI che riguardava il signoraggio bancario. Repubblica lo riporta perchè, secondo lei ed uno stuolo di fantastici economisti, era piena di errori e fake-news. Addirittura, ha generato una "rivolta" sui social network!
Minchiiiaaaa! Andiamo a vedere nel dettaglio.
Repubblica ci fa notare che:
"L'errore più clamoroso dell'intero servizio sta nel non citare mai in alcun passaggio il tema dell'inflazione. Nella prima fase, quando cioè la Banca d'Italia poteva "stampare moneta" liberamente, per ripianare disavanzi pubblici causati da un eccesso di spesa rispetto alle entrate, l'effetto è stato quello di aumentare l'inflazione. È aumentata cioè la massa monetaria in circolazione e con essa sono aumentati i prezzi, con l'effetto di ridurre il potere di acquisto delle famiglie."
Dunque. Innanzitutto Repubblica dimentica che a quei tempi esisteva una cosa chiamata "scala mobile", che appunto evitava che finissimo come in Venezuela. Poi gli Italiani hanno votato per togliersela, ma questa è un'altra storia.
Ma ancora più importante, dice che è stata la stampa di moneta ad aumentare l'inflazione. Ora cortesemente, ci possono spiegare allora, loro e tutti i "rivoltosi" sui social network, perchè dopo quasi 10 anni di Quantitative Easing (cioè di stampa di moneta) della BCE di inflazione in Leuropa non ce ne è neanche l'ombra?
No perchè stando a quello che leggo, dovremmo avere l'inflazione a due cifre, o mi sbaglio?
Glielo dico io (e ci sono ordinari di economia tra i rivoltosi, non so se mi spiego):
Non c'è correlazione tra stampa di moneta e inflazione se il denaro non finisce attraverso i salari a generare posti di lavoro. È la domanda di beni che aumenta i prezzi e di riflesso l'inflazione, non la mera stampa di moneta.
Da ciò si evince anche che a quel tempo, se c'era inflazione, era perchè la disoccupazione era bassa, la gente lavorava ed aveva uno stipendio! Che sciagura vero? La gente lavorava ed aveva soldi da spendere!
Non solo: è vero che l'inflazione era alta, ma anche i rendimenti dei titoli di stato lo erano. Quindi il tasso reale era positivo, ed in linea con quello di oggi. E comunque sia la situazione ottimale per fare investimenti sono tassi reali negativi, che non si osservano più oggi.
Se qualche rivoltoso sta leggendo, può trovare molta letteratura a riguardo in internet.
"Nel 1981 quando venne deciso il "divorzio" sopra citato, l'inflazione (già alta a livello mondiale) viaggiava intorno al 18%. È scorretto dunque ripercorrere i benefici della prima fase, la possibilità di avere una sorta di salvadanaio illimitato e basso costo per finanziare la spesa, senza considerare le conseguenze negative."
E quali erano dunque, le conseguenze negative? Che l'inflazione erodeva il debito pubblico tenendolo sotto controllo? Oppure che l'inflazione era una spina nel fianco dei liberisti, e non permetteva l'aumento della forbice ricchi-poveri come avviene oggi? Me lo spiegate per favore?
Certo, alle aziende non conveniva una inflazione così, ma tant'e che in quel periodo lì, dopo qualche anno, abbiamo superato lo UK come potenza mondiale...
"Allo stesso modo e alla rovescia, è fuorviante descrivere la seconda fase dimenticando le conseguenze sui prezzi. Il "divorzio" (anche se la Banca d'Italia non diventa un istituto privato come detto nella scheda) ha effettivamente costretto lo Stato a cominciare finanziarsi a tassi molto alti, quelli offerti dal mercato a fronte del nostro merito creditizio, cioè la nostra affidabilità, ma questo ha anche arginato sensibilmente la crescita dell'inflazione che, anche grazie a questo intervento, ha cominciato a calare sensibilmente nel corso degli anni 80 fino a poco sopra il 5% nel 1985. Il nostro debito ha sì cominciato a salire vertiginosamente, ma il calo dell'inflazione ha permesso di erodere sensibilmente la perdita del potere di acquisto che un aumento invece comporta."
Grazie alla bassa inflazione, il debito è diventato un macigno inattacabile. Grazie al divorzio, ci siamo dovvuti indebitare con gli speculatori di mezzo mondo per finanziarci. Che affarone!
Constatiamo che siccome fuori da palazzo Koch non c'è una targa con sopra scritto "istituto privato", per Repubblica la Banca d'Italia non è un ente privato.
Se non hai un salario poi, che ci fai col potere d'acquisto? Ma senza ripetermi, aggiungiamo qualche grafico
Inflazione USA
Inflazione Giappone
Inflazione Italia
e per non farci mancare nulla, inflazione Germania
Ora di grazia, visto che l'inflazione è scesa ovunque, anzi era già in discesa prima, per caso hanno tutti divorziato da Bankitalia nell'81 o giù di lì? No perchè, forse non è per quello che l'inflazione è scesa.
Sicuramente però, da noi, il rapporto debito/PIL, che già era in salita, è partito a razzo!
"La scheda commette lo stesso errore anche trattando il tema della moneta unica. Si parla di "esproprio" della politica monetaria (anche se la politica monetaria oggi è condivisa con gli altri 18 stati dell'Unione monetaria), ma trascura un punto importante. L'ingresso nell'euro ha contribuito in maniera rilevante ad abbattere i tassi di interesse sui titoli del debito pubblico che il Tesoro emette, gli stessi che erano schizzati negli anni '80 dopo il "divorzio" della Banca d'Italia. In altre parole proprio la condivisione di uno stesso spazio economico e poi monetario ha consentito all'Italia di prendere in prestito denaro sul mercato a prezzi più bassi, risparmiando sulla spesa per interessi, e utilizzando quelle stesse risorse per altro."
Dopo il divorzio, i tassi sui titoli del debito pubblico sono SEMPRE scesi o rimasti più o meno allo stesso livello, SEMPRE
SEMPRE
SEMPRE
Capito??????????
SEEEEEEEEEEEEMMMMMMMMMMMMMMPPPPPPPPRRRRRRRRRREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Lo dice il Tesoro non io! E vi permettete di dire che gli altri fanno errori e spacciano fake-news! Cosa si è impennato dunque, di grazia?
La politica monetaria non è condivisa con altri paesi, è in mano alla BCE che per statuto è indipendente dalla Commissione e dal Parlamento Leuropeo.
Mi fermo qui, a che serve andare avanti?!?
Capito che dicevo mercoledì scorso? Che parliamo a fare di Franco CFA e Signoraggio, se tra qualche anno questa sarà la Verità, e le opinioni (con riscontro empirico nei fatti) dei vari Galloni, Bagnai, Borghi saranno fake-news per definizione?
Di borsa oggi non parlo, tanto c'è poco da dire:
Finito il rimbalzo del gatto morto, che sta in piedi sulla promessa di un accordo USA-Cina tutto da verificare, verrà tutto giù: indici e petrolio. Andranno tutti a comprare Treasury.
Dio, gli alieni, o qualcun altro ci aiuti, perchè il futuro fa presagire grandi e amari cazzi in tutte le attività dell'essere umano.
Alla prossima settimana
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