Ho spesso esternato le mie perplessità sui fondi pensione.
Oggi voglio brevemente mostrarvi il perché raccontandovi una storia personale.
Come alcuni sanno uno dei paesi europei dove ho vissuto e lavorato è la Svizzera. In questo paese il sistema pensionistico si basa su tre "pilastri". Il primo è l'equivalente del versamento di contributi pensionistici da parte del lavoratore dal lordo della sua busta paga.
Il secondo pilastro è il versamento da parte dell'azienda per cui si lavora, che non va ad un ente pensionistico pubblico, ma ad un fondo privato, che può essere proprietà della stessa azienda o di una banca.
Il terzo pilastro è l'equivalente della pensione privata, cioè il versamento volontario di una quota aggiuntiva in un fondo scelto dal contribuente.
Quando, come cittadino non svizzero, si lascia il paese, i versamenti del primo pilastro non possono essere rimborsati, anche perché parte di essi servono al sostegno della disoccupazione e di politiche di welfare. I versamenti del secondo pilastro possono essere rimborsati, con diverse modalità. I versamenti sul terzo pilastro sono chiaramente richiedibili perché privati.
I versamenti sul secondo pilastro, per i cittadini dell'Unione Europea, possono essere restituiti solo per la metà (eh si, essere parte della UE sono tutti vantaggi!). L'altra metà deve essere lasciata in un fondo pensione, solitamente bancario, fino all'età pensionistica svizzera, ma si può decidere il profilo di rischio del fondo.
Siccome come ben sapete per me i fondi pensione sono "sole", e neanche so se ci arrivo a 64 anni, ho dato mandato di metterli nel fondo più speculativo che avesse la mia banca a quel tempo. Anche perché il fondo più speculativo mi offriva una previsione del 5% annuo, quello più conservativo dello 0% (questo già la dice lunga sull'utilità di un fondo pensione privato, dove se vuoi rischiare poco, non hai rendimenti). Insomma per me erano soldi persi, un po' come se li giocassi alla lotteria.
Ma questo fondo come va? Vediamo:
Nella foto la comparazione è fatta con l'S&P500. Come vedete, i due sono fortemente correlati. In realtà, investendo dierettamente nell'S&P500, ad aggi, avrei avuto 3 volte i guadagni fatti col fondo. Questo perché teoricamente, nelle fasi di discesa, il fondo si dovrebbe comportare meglio, proteggendo il capitale accumulato nel lungo periodo.
Ma come potete ben vedere, sulla forte discesa culminata ad inizio 2019, il fondo è andato sotto del 4% rispetto al valore di costituzione di aprile 2017.
Ma allora il mio fondo è gestito da incompetenti? No signori, la stragrande maggioranza dei fondi si comporta così, alcuni invece sono gestiti alla grande, ma sono mosche bianche, direi trasparenti.
Ed è ovvio: se il fondo investe nei mercati, se questi vanno giù, non può fare altrimenti. È matematica. Un bravo gestore quindi può fare questo: comprare azioni, anche a caso, quando tutto sale, e tenere liquidità quando scende, visto che shortare per milioni o miliardi di dollari non è come shortare un FIB.
Ma allora a che servono i fondi pensione? A noi comuni mortali, ad un cazzo di niente, come vado dicendo da anni.
Ai manager che li gestiscono, a pagargli lauti stipendi, sempre e comunque.
A "Chi Sa" (CS), per aiutarlo a fotterci gli sghei, "a norma di legge".
A noi comuni mortali serve una pensione statale ed un TFR in azienda. Ma con questo sistema il grande capitale non si arricchiva a dovere, per questo ce li hanno tolti.
Ora sicuramente qualcuno che mi leggerà dirà che ci sono i benefici fiscali, e altre menate.
Sicuramente.
Ma se arriva la tempesta perfetta quei fondi saranno i primi ad essere spazzati via, e ci metteranno decenni per riprendersi (se mai lo faranno). E questo ve lo dice solo Ivano, che notoriamente non capisce nulla (vedi treasury in questo periodo).
Detto ciò, lascio ad ognuno di voi trarre le opportune conclusioni. In fondo qui vi ho solo raccontato una storia.
Il grosso problema di questo blog è che non c'è contraddittorio. Siamo troppo allineati. Scherzo ovviamente :)
RispondiEliminaCome disse una volta qualcuno, i fondi sono quella cosa per cui quando la borsa sale ci guadagna la banca, e quando la borsa scende ci rimetti tu.
Un saluto
Andrea
Come disse una volta Luttazzi, il blog è dittatoriale di principio :-)
EliminaA parte gli scherzi, per evitare di essere frainteso, vorrei chiarire che il punto non è offendere o non prendere in considerazione quello che fa dei fondi un'alternativa valida sotto forma di agevolazioni varie, ma che queste agevolazioni secondo me spariscono di fronte al macro problema di perdite di capitale ingente in caso di crisi. Visto che almeno ogni 25 anni una crisi forte c'è, il rischio durante l'accumulazione di un fondo pensionistico di scontrarsi con una di esse e vedere dilapidato il patrimonio è altissimo.