Contrariamente a quanto si pensa, l'oro è un asset produttivo oltre che uno strumento finanziario di riferimento. Dal punto di vista chimico, l’oro è un metallo di transizione, appartenente alla categoria dei cosiddetti metalli nobili. L’oro è duttile, particolarmente malleabile, ma nel contempo incredibilmente resistente. E’ soprattutto, in grado di sopportare inalterato il passaggio del tempo e soprattutto il contatto con l’aria, a causa del quale non sviluppa ossidazione.
Questo metallo unico per le sue caratteristiche si presta ad un gran numero di diversi usi. Oggi possiamo trovare l’oro praticamente ovunque. Grazie alla capacità di condurre elettricità, l’oro puro trova oggi largo impiego in campo industriale, elettrico ed elettronico. È possibile verificare di persona la presenza di oro puro nei cellulari, nei tablet e nei computers in generale. Alcune aziende del territorio di Arezzo, famoso per l'oreficeria, si sono salvate dall'ultima crisi proprio investendo nel recupero di minerali preziosi dai componenti elettrici obsoleti. Notevoli, seppur poco conosciuti, sono anche gli impieghi in campo medico.
Per l’oro si utilizza in genere una particolare unità di misura, il carato, che trova la sua origine nel campo orafo, dove viene utilizzato per la definizione delle differenti leghe, al fine di indicarne la purezza, sulla base del rapporto tra oro puro e altri metalli. Il carato deve il suo nome al seme di carrube, utilizzato quale termine di paragone e caratterizzato per una costanza pressoché assoluta del peso, pari a 0,2 gr. Secondo questo sistema, la purezza dell’oro si misura con un sistema metrico a base 24: l’oro puro è cioè composto di 24 parti di metallo biondo su 24 ed è quindi indicato con la caratura 24 kt. In verità l’oro 24 kt non viene utilizzato tal quale in campo orafo per la creazione di gioielli o monili. In genere esso è commercializzato in tale forma a scopo di investimento sotto forma di lingotti o barre. Sebbene infatti l’oro sia molto apprezzato per la sua duttilità, l’eccessiva morbidezza ne impedisce l’uso allo stato puro in campo orafo.
Non si può negare però, che il suo uso maggiore sia come riserva di valore. Questa caratteristica esiste da migliaia di anni ed è dovuta proprio al fatto che l'oro è un metallo che non risente dell'azione di agenti chimici e dell'aria, mantenendo inalterata la sua struttura.
L'oro storicamente rende circa il 3,8% all'anno reale, molto meno del mercato azionario, con una notevole volatilità. Visto che un rendimento certo si ottiene solo sul lunghissimo periodo e che il suo valore sale durante le crisi economiche, è classificato più come un asset da investimento di lungo periodo e come bene rifugio in tempi di instabilità finanziaria.
L'oro dunque non è più speculativo di altri strumenti finanziari, anzi forse meno, considerando appunto che ancora trova applicazione nell'economia reale, e che è stato soggetto a molte meno bolle rispetto all'azionario.
L'oro dunque non è più speculativo di altri strumenti finanziari, anzi forse meno, considerando appunto che ancora trova applicazione nell'economia reale, e che è stato soggetto a molte meno bolle rispetto all'azionario.
Molti investitori inoltre, non lo amano proprio perchè privo di rendimento costante (cedole o dividendi) preferendo in situazioni di difficoltà altri asset come i titoli di stato. Inoltre dati alla mano la sua correlazione con l'inflazione non è così netta, sfatando il mito secondo cui sarebbe un ottimo investimento per proteggere il proprio capitale dall'aumento dei prezzi.
Bel post Ivano,
RispondiEliminautile e informativo, grazie
rispondo qui a Gabriele Romagnoli:
d'accordo con te che sul coronavirus è stata creata dai media un'isteria per acchiappare pubblicità o qualche click in più, sarebbero da denunciare per procurato falso allarme, è un reato.
però c'è falsa informazione anche sul cambiamento climatico.
tu scrivi "in montagna non c'è neve, riserve idriche sotto la soglia di guardia, agricoltura in sofferenza"
in realtà la principale causa dell'aumento di co2 storicamente è, ed è sempre stata, l'agricoltura, la combustione per il riscaldamento, e l'allevamento di animali, non la UE o la wolkswagen.
quando vedo smetteredilavorare o altri blogger fake green che postano una foto mentre raccolgono legna per scaldarsi o per cucinare, con il titolo "cosi combatto l'aumento di co2" ecco quella è falsa informazione.
d'inverno i valori pm 2,5 vanno alle stelle per i camini accesi e le combustioni in genere, non (solamente) per le auto.
un contadino green cambogiano o indonesiano fa più danno dando fuoco al suo campo più dei neoliberisti che passeggiano al central park di nyc.
i danni in italia non vengono fatti solo dal neoliberismo, ma da una mentalità di sinistra-sudista-statalista non imprenditoriale ma assistenzialista clientelare mafiosa,,furba menefreghista incivile e chiagnona, la lista dei difetti italici è troppo lunga per dare la colpa della nostra crisi solo al neoliberismo della Cina o della UE, un pò di autocritica sulle nostre convinzioni ci farebbe bene, e io mi metto per primo a dover revisionare ogni tanto le mie convinzioni
saluti a tutti
§ praya §
buttò lì una considerazione...
RispondiEliminaquali sarebbero le conseguenze in un prossimo futuro di una pandemia negli stati uniti, con conseguente isteria con la popolazione tappata in casa e crollo dei consumi interni, necessità dell'america di ridurre il suo colossale deficit, fine o sospensione del QE, aumento generale dei tassi, timori sul dollaro valuta globale, rinizio della guerra dei dazi e nuove guerre commerciali, con tensioni geopolitiche militari in rialzo?
a quanto andrebbe il dow jones?
quali conseguenze porterebbe uno scenario del genere?
§ praya §
Non so se questo virus è naturale o intenzionale, ma certo già da noi è usato come scusa per giustificare un crollo del PIL che come sai ritengo ci sarebbe stato comunque. È una ottima arma di distrazione di massa, almeno così lo stanno usando, e sentivo un video-commento che lo accostava come conseguenze proprio ad una guerra.
EliminaTutto molto chiaro, grazie.
RispondiEliminaHa senso investire in oro fisico come assicurazione contro una crisi finanziaria una parte del proprio portafoglio, come faccio io.
E' stato poi verificato che una parte di oro (anche cartaceo in questo caso) in un portafoglio già ben diversificato di azioni e obbligazioni (5%), consente di migliorare il rapporto rischio/rendimento (ma non le performance sul lungo periodo) per via della scarsa correlazione con le altre asset class.
A titolo informativo, come riportato su Plus 24 de Il Sole 24 Ore:
RispondiEliminaA Milano è da poco quotato il primo Etc garantito da oro fisico lanciato da una zecca governativa europea, The Royal Mint Physical Gold Securities Etc (XS2115336336). Oltre a creare monete, medaglie e altri oggetti in oro, The Royal Mint (la Zecca Reale del Regno Unito) ha infatti deciso di appoggiarsi alla piattaforma HANetf per “coniare”, gestire e distribuire questo nuovo prodotto di investimento che ha un costo annuo dello 0,22%. «L’oro fisico associato a The Royal Mint Physical Gold Securities Etc - spiega Nik Bienkowski, co-fondatore di HANetf - è garantito al 100% dai lingotti conformi agli standard Good Delivery della London Bullion Market Association (Lbma) e sarà custodito in un caveau di The Royal Mint. Gli investitori, quindi, avranno la possibilità per la prima volta di detenere un Etc che custodisce l’oro al di fuori del sistema finanziario». La maggior parte degli Etc sull’oro depositano il metallo giallo presso banche d’investimento e commerciali. «Inoltre - conclude Bienkoski - i titoli dell’Etc di The Royal Mint possono essere riscattati anche ricevendo in cambio lingotti o monete d’oro».
Mimmo
Interessante, anche per il costo.
EliminaSarei curioso di vedere cosa succede se tutti coloro che desiderano riscattare le quote dell'etc richiedessero oro fisico al posto di valuta fiat. Allora sì che ci sarebbe da ridere .....
EliminaCerto che si :-D Ma non lo faranno mai, e se lo faranno succederà come a Bretton Woods...
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