Aggiornamento del 3 luglio 2020 ------------------------- Vergognarsi

Foto credits. Sapete che c'è? Che mi vergogno di essere uno scienziato.

Tanto studio, tante rinunce, tanti anni passati in diversi R&D di altrettanto diverse Corporations (dalla birra fino al tabacco) a lavorare.

Ma in fondo fino a tempi recenti anche tantissime soddisfazioni e divertimento.

Fino al momento attuale, appunto.

Oggi vedere cosa è la supposta scienza, legata ormai sempre più a parametri statistici insensati, fa venire il voltastomaco a chi ci credeva davvero nel "metodo scientifico". Non che prima fosse perfetto, ma era la cosa migliore che avevamo ed ha aiutato il progresso, non si può discutere.

Non ho mai creduto nelle religioni classiche, e mi trovo che la mia professione si è trasformata de facto in una di esse. Una delle peggiori sette che mai abbia calpestato il pianeta terra, scientocracy la chiamerei, senza offendere Scientology.

Quando studiavo al liceo, c'era come materia "Storia e Filosofia". La Storia mi faceva annoiare a morte. Una lunga sequela di date senza un apparente senso (grazie al nostro sistema didattico). Invece la filosofia un giorno iniziò a piacermi, dopo che la mia insegnante ci disse: "Ragazzi, guardate che Filosofia mica è Storia. Serve a farvi usare il cervello, pensare!".

Ed io effettivamente non ci avevo mai "pensato". Chi lo avrebbe mai detto che a scuola bisognasse pensare e non imparare a memoria?

Dalla filosofia, tra le tante cose, appresi che la base della scienza è la logica. Non ha senso una scienza che va contro la logica, perchè se uno ci si mette d'impegno può dimostrare quasi qualsiasi tesi voglia. Solo la logica ti salva dall'uso sconsiderato del pensiero.

Oggi la scienza ha dimenticato la logica. Con abili giri di parole, ti propina quello che vuole, dicendoti che una tesi "non è ancora dimostrata" se vuole che tu ti muova nella stessa direzione, ovvero dicendoti che "questo altro simile fenomeno si comporta nella stessa maniera" se invece vuole farti incamminare su un'altro sentiero.

Attraverso il p-value, che in pochissimi sanno davvero interpretare, dimostrano e non dimostrano ciò che vogliono. Perchè la logica non è applicata al p-value, e nemmeno all'interpretazione del dato scientifico. Il p-value è burocratico nella scienza moderna: sotto 0.05 è dimostrato, sopra no. La tua vita può cambiare dal giorno alla notte, se ottieni 0.049 o 0.051. Il p-value è quel concetto che ti fa bloccare l'accesso ad un prestito per 10€ di debito, o che ti esclude il bimbo dall'asilo. L'algoritmo che provoca un flash-crash e il P/E di ZOOM a 1548.

Un peccato, perchè la statistica è l'unica scienza che permette di fondere insieme fisica e chimica per spiegare l'Universo. Davvero, una occasione perduta.

Qualsiasi discussione sui dati, le metodologie, le conclusioni, è ovviamente contro la scientocrazia, che è fatta di dogmi e assiomi incontestabili.

Visto che oggi mi sento così negativo vi parlo di come valutare un'azienda in perdita. Come si fa infatti con un risultato netto negativo, senza avere sottomano i vari ROE, P/E e compagnia bella?

Prendiamo un'azienda in perdita a caso...TESLA!

L'altra volta l'abbiamo analizzata col solo senso comune, la logica, l'intelligenza. Oggi la valutiamo in maniera pragmatica per festeggiare il superamento dei 1000$ ad azione.

Vediamo qui i parametri fondamentali che ci interessano.

Il fair-value che troveremo può poi essere "smussato" dal suo pragmatismo, entrando dentro i bilanci e leggendosi tutte le belle parole che dice il Board di Elone Muschio, ma il risultato, credetemi, cambia di poco.

Partiamo dalle basi. Quanto volete di rendimento se investite in borsa? Il rendimento storico, base, medio del Dow Jones, è del 7,75% dal 1921 (il dato più affidabile che ho trovato). A ciò va tolto il tasso risk-free, perchè invece di investire in borsa ed avere quell'extra potrei investire in treasury e vivere senza ansia. Per avere una idea di questo usiamo l'inflazione storica nello stesso periodo che è stata del 3,22% (il dato più affidabile che ho trovato). Quindi 7,75% - 3,22% = 4,53%.

Famo 5% e non se ne parla piú!

Che tasso vogliamo oggi dunque, se investiamo in TESLA? Almeno Il 5% + risk-free, che guardando le previsioni sui tassi del decennale sotto zero, possiamo assumere uguale, appunto, a zero. Per carità di patria non ampliamo il rischio specifico di TESLA dovuto al settore in cui opera, altrimenti voleremmo almeno al 7%.

Quanto rende il capitale investito in TESLA? Calcoliamo l'EVA, l'economic value added, dalla tabellina sopra usando il 5% come premio per il rischio.

dove:

Costo mezzi propri = mezzi propri x 5%

EVA = utile netto - costo mezzi propri.

TESLA negli ultimi 4 anni ha distrutto il capitale degli azionisti ad un ritmo medio del -28.34% l'anno. 

Niente male cazzo! Niente male davvero! Glieli dai proprio volentieri questi 1000 dollari ad azione. Ma che cazzo aspetta Warren Buffet a vendere Coca-Cola ed a comprarsi TESLA?

Per rendere profittevole questa azienda, come dobbiamo ragionare?

Da azionisti dobbiamo pretendere che l'EVA medio torni almeno a zero (e quindi vedere il nostro capitale remunerato e non sciupato). Possiamo pensare che visto che Elone è un grande fenomeno, in un anno ci riuscirà (con tanto di Covid-19). In fondo è migliorato: dal 2015 al 2019 è passato da -888 milioni a -862 milioni di utile netto, quintuplicando i debiti (ma anche i mezzi propri però).

Quindi, applichiamo la formula:

Fair-value EVA = Mezzi propri ultimo anno + (mezzi propri ultimo anno*tasso medio EVA*anni)

TESLA dunque vale:

6618 + (6618 x -0.2834 x 1) = 6618 - 1875 = 4743 milioni di dollari

Ed in borsa capitalizza 192302 milioni di dollari. Circa 40 volte di più.

La borsa pensa che TESLA faccia un utile decente che li ripaghi dei soldi investiti in... dieci anni fa!

Lascio a voi come esercizio vedere con la mia valutazione il fair-value di una azione TESLA (non è difficile). Ad esso andrebbe applicato anche un coefficiente di sicurezza del 30%, perchè i veri scienziati sanno che possono sbagliarsi...

Credetemi, a chiunque toccherà sarà un cerino colossale, grosso come un grattacielo, in stile Tiscali.

Potete divertirvi con altre aziende in perdita: molte sono prezzate bene dal mercato e possono essere ottimi affari. La FIAT prima di Marchionne era così ad esempio.

Gamestop (che sta nel portafoglio di Michael Burry) al momento è prezzata dal mercato come se si stabilizzasse in un anno e mezzo. Se ci credete, è una scommessa rischiosa ma almeno finanziariamente ragionata.

Io per oggi, vado a filosofeggiare sui massimi sistemi, possibilmente lontano da questi ipocondriaci del cazzo con le mascherine.

Alla prossima

Ivano

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